I don’t trust you!


In Italia gli alunni hanno sempre cercato di “far fessi i professori”. Ed i professori hanno sempre cercato di “non farsi far fessi”.
Ho sempre pensato che il modello anglosassone fosse completamente diverso e basato su I trust you, mi fido di te e se mi accorgo che tradisci la mia fiducia la punizione sarà tremenda compresa l’espulsione immediata.
Perché abbandonare questo modello con l’avvento della tecnologia?
Il problema, soprattutto in Europa, è anche l’avvento della privacy e mediare le due cose può essere veramente complesso anche perché lo stesso strumento tecnologico può essere utilizzato per svolgere il compito e per copiarlo!

Il Ministro dell’Istruzione danese Merete Riisager ha firmato una proposta di legge inevitabilmente destinata a far discutere: il fine è quello di evitare che gli studenti, in sede d’esame, possano far ricorso a laptop o altri dispositivi per superare le prove imbrogliando, cercando risposte e soluzioni online o in qualche directory occultata nella memoria interna. Come farlo? Obbligandoli a mostrare, su esplicita richiesta della commissione, la cronologia delle ricerche e i file archiviati. Negando l’accesso ai device si andrà incontro alla confisca dello stesso per un’intera giornata o, peggio, all’espulsione dall’istituto.


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