Giocare “programmando”: il coding umano

coding con le fiabe

Ho ricevuto il comunicato relativo a Coding con le Fiabe, giochi per stimolare il pensiero logico (autore Barbara Franco, Gribaudo, gruppo Feltrinelli). Essendo “da sempre” matematico/informatico e formatore ho chiesto di poterlo visionare/studiare/sperimentare.
Nel 2017 partecipai a Pi Greco Rovigo. Presenti quasi un centinaio di bambini in una sala, cercai di interessarli parlando di programmazione e robotica senza usare slide, far vedere scratch e senza avere robottini da mostrare. Chiamai l’esperimenti Il gioco del Robot-Plotter. L’idea era quella che i ragazzi, con semplici comandi, dovevano far muovere il mio braccio robotizzato e farmi disegnare alla lavagna con gessetti colorati (potevano comandare il cambiamento dei colori dei gessetti) disegni prefissati in una scacchiera o meglio in assi cartesiani.
Avessi avuto Coding con le Fiabe sarebbe stato tutto molto più semplice. Avrei diviso i presenti in gruppi, l’avrei messo a terra e mi sarei prestato ad essere robotizzato e mosso nella bellissima scacchiera che ricorda una natura idilliaca.

Preziosa la guida all’interno dove si descrive il coding come forma mentis per risolvere qualsiasi problematica della vita quotidiana, dalla più semplice e ripetitiva (lavarsi i denti), alla più complessa e scientifica, come formula il metodo scientifico.

Un libro/gioco prezioso.

ps Unico punto che poco condivido, forse perché ho frainteso, è quello sulla formazione del genitore (educazione alla genitorialità) dal quale sembra emergere che solo un buon genitore possa aver buoni figli o che solo un genitore istruito possa avere figli istruiti.

Fabrizio @ Pivari.com

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