Parto da questa frase di don Claudio Burgio (cappellano del Beccaria):
Se i ragazzi sbagliano e commettono reati la responsabilità è degli adulti assenti o all’opposto troppo presenti, e della scuola che non li aiuta e non li accompagna.
E’ sicuramente una affermazione forte che condivido parzialmente e, non conoscendo il contesto, cercherò di chiarire il mio punto di vista.
Il problema è reale, è preoccupante ed è globale.
Chi è responsabile di ciò?
- La famiglia: troppo assente/troppo presente
- Gli adulti amici di famiglia e non: non sono certo un esempio da seguire, non conviene che si pronuncino (tutto è sconveniente, tutto può essere frainteso, un abbraccio, una carezza, una critica, un rimprovero, …)
- Gli amici: spesso sono competitor
- La scuola: sempre meno votata alla formazione, sempre più limitata al passaggio di conoscenze in ottica competitiva
- I ragazzi: spesso senza valori, attratti quasi solo da soldi, esperienza uniche, realtà altre. No sport, no fatica.