Se a livello scolastico sempre più sta prendendo piede la programmazione visuale con programmi come Scratch, Blockly, MIT App Inventor, a livello aziendale si parla di low-code.
Lo scopo principale non è risolvere un singolo problema e creare una singola app ma gestire la complessa integrazione di una rete di applicazioni, dati esistenti, evitando per quanto possibile di scrivere codice.
Forrester prevede che entro la fine del 2021, il 75% dello sviluppo di applicazioni utilizzerà piattaforme low-code, a fronte di un 44% nel 2020 (Fonte: “Predictions 2021: Software Development,” 10/30/20, J. Hammond, et al).
Tra i leader in questo settore si segnala Appian.
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