Nella civiltà dello scrivere siamo tutti analfabeti!
Una volta si diceva verba volant, scripta manent. E’ ancora vero a livello legale ma per i giovani no!
verba volant, script volant!
Oggi tutti scrivono, ma scrivono come parlano e se sembrano analfabeti, sono analfabeti per un mondo vecchio e per una lingua vecchia.
Un mondo che scriveva per far vedere che sapeva scrivere, dove chi scriveva, scriveva perché pensava di essere il solo eletto che aveva qualcosa da dire e che lo sapeva dire nel modo giusto.
Una lingua vecchia, piena di regole e formalismi, perché doveva evidenziare il colto e l’ignorante.
Se si scrive come si parla è ovvio che ch diventa k, per diventa x e sei diventa 6 e … ho e o, è e e si fondono.
Se non si leggono più libri, se si leggono solo i social e si ascolta radio, televisione, internet, …, la lingua scritta è sempre più simile a quella parlata e simile a quella che tutti scrivono.
I refusi e gli errori seri infarciscono sempre più i media tradizionali scritti immaginiamo internet e i media tradizionali orali.
In un mondo in cui tutti scrivono, dove in teoria tutti potrebbero emergere per le loro abilità, un mondo che sembra il trionfo della democrazia, emergono sempre più i poteri forti e soprattutto i poteri che sanno passare oltre. I poteri che usano il testo solo per descrivere le immagini, l’audio e i video.
In un mondo del testo emerge e trionfa solo l’immagine, l’audio e il video.
Tra i nuovi influencer gli youtuber, gli instagrammer hanno stracciato i blogger (per i giovani anche i giornalisti) e stranamente la pubblicità oggi paga e vuole solo loro.