A voi sembra una domanda banale ma più che in un’azienda la scelta corretta di un sistema operativo in una scuola significa anche agevolare gli studenti in quella che sarà il loro futuro aziendale o agevolare la scuola nella gestione o …
Inoltre gli eventi odierni relativi al WannaCry mettono sul piatto della bilancia un’altra importante questione.
Partiamo da WannaCry: se è importante che la scuola non abbia di questi problemi, se è importante che la scuola non sia assillata da security, antivurus, antimalware, sistemi di backup, aggiornamenti, … allora si dovrebbe entrare nel ottica di sistemi operativi cloud, leggeri, con il minimo installato localmente e tutto quello che serve online (ai potrebbe però aprire il problema privacy degli studenti e protezione dati sensibili della scuola).
In questo caso al momento non c’è molto: Chrome OS e/o Android. Hanno annunciato l’uscita a breve, proprio per le scuole, Windows Cloud, ma si potrebbe anche utilizzare una versione di Linux leggera e magari gradevole come Linux Mint che potrebbe girare anche su computer un po’ datati.
Se però guardiamo il problema dal punto di vista dei ragazzi e del loro futuro professionale, sarebbe molto meglio avere sistemi Windows anche datati con molti bug, e problemi di aggiornamenti, di backup, di antivurus, di antimalware, …
Sono in questo modo i ragazzi potrebbero affrontare i problemi reali e aziendali e capire come funzionano i relativi procedimenti di difesa, quali sono i migliori software, come procedere nella gestione quotidiana, …
L’importante che non si pensi che l’informatica sia la conquista dell’ECDL. Eccellenza informatica vuol dire conoscenza di quello che si nasconde dietro, la programmazione e capire come funzionano le cose. Se ci si vuol limitare al front end almeno un utilizzo spinto della modalità cloud con un conseguente uso multipiattaforma e cooperativo.